Leo Marino Benedettini su obiettivi Green New Deal

WindEurope, associazione no – profit e non governativa, che vanta tra le sue fila i membri di società nazionali, compagnie, organizzazioni operanti nel settore dell’eolico e di cui fa parte anche l’Associazione Nazionale Energia del Vento (ANEV), ha annunciato che in Europa il 15% dell’energia prodotta nel 2019 è derivata dalla produzione del vento. Ce lo ricorda il team di Leo Marino Benedettini, molto attivo sul blog dell’imprenditore sammarinese, titolare dell’azienda Green Energy Ambiente e Tecnologia Srl,  Inoltre, lo scorso anno risultano installati 15,4 GW di potenza eolica. Il settore dell’energia prodotta dal vento ha conosciuto un incremento dei 15,4 GW, raggiungendo 11,8 GW per la potenza sulla terraferma (on – shore) e 3,6 GW per la potenza sul mare (off – shore).

L’energia eolica in Europa ha toccato i 205 GW, da cui ha potuto ricavare un sesto dell’energia prodotta. Nel 2019, gli impianti che si alimentano con l’energia del vento sono cresciuti del 27%, rispetto ai dati fatti registrare nel 2018. Si tratta di dati importanti e conquiste fondamentali, seppur si registri ancora un’importante distanza dagli obiettivi prefissati dal “Green New Deal”. Il Green New Deal è il pacchetto “verde” proposto dagli Stati Uniti, che ha come obiettivo combattere i cambiamenti climatici e lo squilibrio economico.

Continuiamo a leggere sul blog di Leo Marino Benedettini. È l’amministratore delegato di WindEurope, Giles Dickson, ad evidenziare quanto impegno l’Europa debba mettere in campo per annullare il gap e perseguire gli obiettivi programmati nel Green New Deal. A tal proposito, afferma: “La neutralità climatica e il Green Deal richiedono all’Europa di installare ogni anno oltre il doppio di energia eolica nuova rispetto a quella gestita nel 2019”. Ed ancora l’amministratore delegato di WindEurope Giles Dickson sottolinea come l’incremento debba originarsi sia dall’energia eolica della terraferma, che da quella in mare. Sulla scia delle dichiarazioni di Giles Dickson, si attestano le parole di Simone Togni, presidente dell’Associazione Nazionale Energia del Vento e partner di WindEurope. Simone Togni individua le soluzioni al perseguimento dei programmi  previsti dal Green New Deal e dal Piano Integrato per l’Energia e per il Clima 2030.

I limiti principali, secondo il presidente di ANEV, riportati anche da Leo Marino Benedettini, sono gli “ostacoli al progresso e all’innovazione che molto spesso nel nostro Paese bloccano lo sviluppo industriale e la crescita economica ed occupazionale”. Simone Togni, presidente di ANEV crede che le premesse siano buone perché anche in Italia si punti sull’eolico e ci si impegni per la costruzione di impianti che sfruttino la potenza del mare. A tal proposito, il presidente dell’ANEV Simone Togni ha individuato nelle “piattaforme flottanti” le adeguate applicazioni da utilizzare per la realizzazione di impianti eolico off – shore.